Sardegna
La Sardegna nonostante sia a seconda isola più grande del Mediterraneo, conta appena 1,6 milioni di abitanti, vale a dire una delle regioni italiane con la minor densità di popolazione. A questo si aggiunga che la Sardegna non è mai stata una destinazione di turismo di massa. Ecco la ricetta che permette alla nostra isola di preservare la sua aura di luogo lontano dai percorsi battuti. Chilometri di costa intatti, foreste di vegetazione mediterranea, i resti dell’archeologia mineraria inghiottiti dalla natura. E poi i silenzi, i colori, i profumi, e le persone e i cibi, è una lista infinita.
Un’isola che a ragione è stata definita un piccolo continente, per via della varietà di paesaggi che si susseguono nell’arco di pochi chilometri.
Tutto questo rende la Sardegna la destinazione perfetta per il turismo attivo.
- Scenari mozzafiato in un ambiente incontaminato
- Clima mediterraneo mite, che permette di svolgere attività all’aria aperta tutto l’anno
- Ambiente ben protetto, bassa densità di popolazione
- Strade spesso deserte, prive di traffico motorizzato
Questi fattori permettono alla Sardegna di essere una delle migliori mete in Europa per il cicloturismo, inoltre le strade poco trafficate contribuiscono alla sicurezza durante la vacanza attiva. Nei tour guidati, sia a piedi che in bici, le guide vi faranno scoprire il meglio che il territorio possa offrire. Anche per percorsi in libertà è molto facile imbattersi nella Sardegna più genuina. La Sardegna è una terra ricca di tradizioni, tutte ancora sentite dalla popolazione locale. Durante il tour in bici o a piedi non mancano le sorprese. Spesso è possibile trovarsi nel bel mezzo di una sagra paesana o una processione religiosa dove uomini, donne e bambini vestono l’abito tradizionale sardo. La prima settimana di settembre a Cabras si celebra San Salvatore con la corsa degli scalzi e spesso, gli ospiti hanno il piacere di fondersi nella folla che, da tutta la Sardegna, accorre per vivere questo momento. Durante il carnevale le giostre equestri come la Sartiglia ad Oristano o Sa Carrela Annanti a Santulussurgiu coinvolgono i turisti che trascinati dall’incitamento del pubblico diventano tutt’uno con la popolazione locale.
Durante le pause dal tour, in bici o a piedi, nei piccoli bar locali, i sardi non mancano di chiedere ai cicloturisti se è tutto ok o se serve una mano con la bici, raramente in lingua inglese, ma sempre con un sorriso amichevole. Questo accade soprattutto nei luoghi meno battuti dal turismo di massa, zone dove Dolcevita propone i tour in bici e a piedi. Un esempio tra tutti: i tour nelle zone minerarie dismesse. La Sardegna è una tra le terre più antiche d’Europa, ricca di minerali che in passato venivano esportati ovunque in Europa e nel mondo. Interi paesi e villaggi minerari sono stati fondati in quegli anni, ora abbandonati creano una suggestiva cornice alle dune ed alle spiagge della Costa Verde.
Cosa mangiare in Sardegna
Il cibo è uno dei punti forti della Sardegna. Dopo un percorso a piedi o una giornata in bicicletta chiedersi cosa mangiare in Sardegna è una domanda legittima. Tra le tante cose da non perdere a tavola vi suggeriamo, come antipasti: i tanti salumi, i formaggi locali, il polpo, i frutti di mare e l’indimenticabile bottarga di muggine di Cabras. La bottarga è il caviale sardo, prodotto con le migliori uova di muggine salate ed essiccate.
Tra i primi piatti, come in tutta Italia, non mancano i diversi tipi di pasta. I carboidrati sono fondamentali per i cicloturisti e i camminatori, bruciando lentamente danno l’energia necessaria per l’intera giornata in cammino o sui pedali. Se volete provare qualcosa di unico chiedete “is culurgiones“, ravioli di ricotta e bietole selvatiche o di patate: consalsa rossa o burro, salvia e pecorino non vi deluderanno.
Tra le carni il piatto più famoso in Sardegna è il maialetto arrosto, rigorosamente cotto nello spiedo su braci ardenti. Gustose proteine importanti per affrontare gli scatti durante una vacanza attiva.
Nell’isola di Carloforte i piatti sono differenti, come la lingua e le origini d’altronde, couscous e piatti a base di pesto alla genovese caratterizzano la cucina locale. Da fine maggio ad ottobre non perdete i piatti di tonno pescato in Sardegna.
Dal punto di vista climatico, la Sardegna gode di clima mediterraneo mite, che permette di svolgere attività all’aria aperta tutto l’anno. I periodi preferiti per i tour in bicicletta e per i tour a piedi in Sardegna sono la primavera e l’autunno.
In primavera troverete distese fiorite, colori intensi, cieli prodigiosamente luminosi. L’acqua del mare è fresca, le giornate sono lunghe e pacifiche.
Se appassionati di fiori, la primavera è il momento giusto per prenotare una vacanza in bici o a piedi in Sardegna. Oltre 60 orchidee selvatiche e circa 350 endemismi tra le oltre 2400 entità rendono l’isola un magnifico giardino, tra i più belli in Italia, per le attività all’aria aperta.
A settembre e ottobre vi aspettano i pascoli ingialliti e dorati dal sole dell’estate. Potrete nuotare nell’acqua ancora calda del mare durante le tappe, o durante il tramonto, quando il Sole impiega una magica eternità a sparire dietro l’orizzonte.
Una vacanza in bici o a piedi unica
A rendere il tour in bici o il trekking unico in Sardegna è il mare. Il cicloturismo e i cammini permettono di scoprire spiaggia dopo spiaggia i diversi colori delle coste sarde. Il rosa del granito del nord, le antichissime rocce del Sulcis, gli scuri basalti che incorniciano più zone dell’isola, i sorprendenti grani di quarzo delle spiagge oristanesi.